Guarda Come Si Sono Trasformati 4 Monolocali Grazie al Falegname
Ecco come una struttura in falegnameria può ottimizzare e organizzare al meglio lo spazio ridotto di un monolocale
Una superficie contenuta e la necessità di integrare tutte le funzioni abitative senza perdere un adeguato livello di vivibilità e di stile. È la sfida della ristrutturazione di 4 monolocali milanesi, in cui la soluzione adottata dagli architetti è l’inserimento di importanti strutture in falegnameria che definiscono la zona notte e allo stesso tempo assolvono ulteriori funzioni, dal contenimento alla cucina, passando per la zona studio.
La zona cucina è stata realizzata su misura da un falegname e occupa tutta l’altezza della parete. Gli elettrodomestici sono stati collocati in modo estremamente discreto: il frigo è incassato nella colonna a sinistra, la lavatrice è inserita in un’anta bassa, per i fuochi è stato scelto un piccolo piano a induzione, quasi invisibile, e il forno è sostituito da un microonde incassato.
È tuttavia nella zona notte che si trova l’intervento più significativo: una “scatola” che contiene il letto, abbinato ad alcuni elementi contenitori. La “scatola” è chiusa da ante scorrevoli in plexiglass opaco che lascia entrare la luce naturale ma allo stesso tempo garantisce la giusta privacy.
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È tuttavia nella zona notte che si trova l’intervento più significativo: una “scatola” che contiene il letto, abbinato ad alcuni elementi contenitori. La “scatola” è chiusa da ante scorrevoli in plexiglass opaco che lascia entrare la luce naturale ma allo stesso tempo garantisce la giusta privacy.
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La zona notte scandita da una struttura in betulla
Dove: Milano
Architetto: Plus Ultra Studio
Superficie della casa: 30 m²
Costo della ristrutturazione: 35.000 euro
Anche in questa ristrutturazione la richiesta dei committenti era rendere il monolocale comodo e funzionale. L’architetto che ne ha seguito i lavori si era trovata di fronte un appartamento umido, scuro e poco curato negli arredi. Il primo intervento che è stato fatto, per migliorarne la vivibilità, è stato l’inserimento di un vespaio aerato – un vano isolante che separa il pavimento dal terreno sottostante.
Sono state inserite anche due nuove aperture per garantire una maggiore circolazione dell’aria. Impianto elettrico, idraulico e di climatizzazione sono stati rifatti.
Dove: Milano
Architetto: Plus Ultra Studio
Superficie della casa: 30 m²
Costo della ristrutturazione: 35.000 euro
Anche in questa ristrutturazione la richiesta dei committenti era rendere il monolocale comodo e funzionale. L’architetto che ne ha seguito i lavori si era trovata di fronte un appartamento umido, scuro e poco curato negli arredi. Il primo intervento che è stato fatto, per migliorarne la vivibilità, è stato l’inserimento di un vespaio aerato – un vano isolante che separa il pavimento dal terreno sottostante.
Sono state inserite anche due nuove aperture per garantire una maggiore circolazione dell’aria. Impianto elettrico, idraulico e di climatizzazione sono stati rifatti.
Il pavimento è stato rivestito in parquet, pareti e infissi sono stati dipinti di bianco. Ma il cuore del progetto è la struttura in legno di betulla che contiene la zona notte, senza chiuderla del tutto, per lasciar circolare aria e luce. Una suddivisione in muratura avrebbe reso lo spazio più angusto e rigido.
Al suo interno, su una pedana, si trovano il letto, alcuni elementi contenitori e un angolo studio con scrivania. All’esterno, la struttura costituisce un elemento contenitore e decorativo, grazie all’alternarsi di pannelli lasciati al grezzo e pannelli dipinti di azzurro.
Il dislivello tra zona giorno e zona notte contribuisce a scandire il passaggio da una zona all’altra della casa.
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Al suo interno, su una pedana, si trovano il letto, alcuni elementi contenitori e un angolo studio con scrivania. All’esterno, la struttura costituisce un elemento contenitore e decorativo, grazie all’alternarsi di pannelli lasciati al grezzo e pannelli dipinti di azzurro.
Il dislivello tra zona giorno e zona notte contribuisce a scandire il passaggio da una zona all’altra della casa.
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Il finto soppalco che sfrutta l’altezza
Dove: Milano
Architetto: 23bassi
Superficie della casa: 35 m²
Costo della ristrutturazione: 15.000 euro
Quando la superficie è contenuta, il trucco è sfruttare l’altezza. Ce lo insegna questo progetto di ristrutturazione, in cui è risolutiva una struttura in legno che svolge molteplici funzioni. L’appartamento era disordinato e poco funzionale e gli architetti sono stati chiamati a riorganizzarlo e renderlo più vivibile e luminoso, e a trovare lo spazio per una zona studio.
Dove: Milano
Architetto: 23bassi
Superficie della casa: 35 m²
Costo della ristrutturazione: 15.000 euro
Quando la superficie è contenuta, il trucco è sfruttare l’altezza. Ce lo insegna questo progetto di ristrutturazione, in cui è risolutiva una struttura in legno che svolge molteplici funzioni. L’appartamento era disordinato e poco funzionale e gli architetti sono stati chiamati a riorganizzarlo e renderlo più vivibile e luminoso, e a trovare lo spazio per una zona studio.
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La soluzione? Sfruttare l’altezza, creando una struttura in legno costituita da una scala che funge anche da mobile contenitore, un letto matrimoniale e un’ampia scrivania, per la quale il letto funge da seduta. Il tutto è ancorato al muro e poggiato su un pilastro in legno massello.
Al di sotto della struttura, si trova un capiente armadio, con specchio sul fianco, ed è appesa un’amaca che funge da seduta in più per l’angolo living.
Il parquet di bambù ha sostituito le vecchie piastrelle e il bianco scelto per arredi e pareti rende l’insieme più luminoso. La cucina è resa più vivace da interventi di colore, come il turchese scelto per rivestire la zona paraschizzi.
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Al di sotto della struttura, si trova un capiente armadio, con specchio sul fianco, ed è appesa un’amaca che funge da seduta in più per l’angolo living.
Il parquet di bambù ha sostituito le vecchie piastrelle e il bianco scelto per arredi e pareti rende l’insieme più luminoso. La cucina è resa più vivace da interventi di colore, come il turchese scelto per rivestire la zona paraschizzi.
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La microcasa completa di tutto
Dove: Milano
Architetto: Silvana Citterio
Superficie della casa: 13,5 m² interni, più un piccolo balcone di 1,5 m²; in totale 15 m²
Costo della ristrutturazione: per le opere di falegnameria circa 19.000€, più 10.000€ per gli impianti che sono stati rifatti completamente
In questo appartamento dalla superficie davvero ridotta non manca nulla, eppure, oltre a essere piccolo, presentava anche un ostacolo: una sorta di pedana al di sotto della quale si trovano un vano tecnico dell’edificio che non poteva essere spostato.
Dove: Milano
Architetto: Silvana Citterio
Superficie della casa: 13,5 m² interni, più un piccolo balcone di 1,5 m²; in totale 15 m²
Costo della ristrutturazione: per le opere di falegnameria circa 19.000€, più 10.000€ per gli impianti che sono stati rifatti completamente
In questo appartamento dalla superficie davvero ridotta non manca nulla, eppure, oltre a essere piccolo, presentava anche un ostacolo: una sorta di pedana al di sotto della quale si trovano un vano tecnico dell’edificio che non poteva essere spostato.
Proprio quel vano è diventato il punto di partenza per la ristrutturazione. L’architetto, infatti, ha ampliato la pedana trasformandola in un elemento multifunzionale. Funge da letto – vi si appoggia il materasso – e tutto intorno, una struttura in legno diventa piano d’appoggio per un piccolo angolo colazione. La struttura comprende anche una cucina, completa di piccola lavastoviglie, forno, frigorifero sotto piano, e cassetti. Infine, attraverso una botola nella pedana, si accede a un vano che funge da guardaroba.
Questa storia è stata pubblicata il 20 settembre 2019 e poi aggiornata
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Questa storia è stata pubblicata il 20 settembre 2019 e poi aggiornata
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Dove: Milano, zona Niguarda
Architetto: Fo.Ca Studio
Superfice della casa: circa 25 m²
Costo della ristrutturazione: 15 mila euro + 12 mila euro per gli arredi in falegnameria
I committenti di questo monolocale volevano renderlo più accogliente e confortevole e desideravano anche che la zona notte fosse isolata dalla zona giorno. Per esaudire il primo desiderio, l’architetto ha sostituito le obsolete piastrelle in ceramica con un caldo parquet, dipinto le pareti di bianco e inserito misurati interventi di colore, il verde acqua.
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