La Casa Ripensata da Zero Per Valorizzare i Pavimenti Antichi
Un appartamento di 200m² e un progetto di ristrutturazione dettato dalle scelte cromatiche presenti nella pavimentazione
Siamo a Roma, qui gli architetti Sara Cimarelli e Giorgio Opolka hanno ristrutturato un appartamento di proprietà di una famiglia che ha scelto di tornare a vivere in Italia dopo lunghi periodi in giro per il mondo, per esigenze lavorative. Particolarità della casa, i pavimenti di fine Ottocento: ogni stanza è caratterizzata da mosaici a pavimento di colore e disegni diversi, che la impreziosiscono quasi fossero degli arredi. Sara e Giorgio hanno studiato l’arredamento e i dettagli di ogni ambiente in modo che potessero valorizzare questa ricchezza.
Il particolare in più: i pavimenti erano in buone condizioni, è stato sufficiente lamarli, per quanto riguarda il legno; mentre i pavimenti in graniglia sono stati arrotati (una pulizia di fondo che avviene con dischi diamantati che, oltre allo sporco, rimuove anche i segni di deterioramento), ad eccezione di due stanze dove agli architetti è stato richiesto un lavoro di alta precisione per ricostruire – spostando dei mosaici – parte della pavimentazione persa. Completano il progetto, gli stucchi alle pareti – in parte ricreati –, il lavoro di falegnameria e un attento studio del colore che si traduce anche nella scelta del quadro, tra quelli di proprietà della famiglia, più adatto per ogni stanza.
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Il particolare in più: i pavimenti erano in buone condizioni, è stato sufficiente lamarli, per quanto riguarda il legno; mentre i pavimenti in graniglia sono stati arrotati (una pulizia di fondo che avviene con dischi diamantati che, oltre allo sporco, rimuove anche i segni di deterioramento), ad eccezione di due stanze dove agli architetti è stato richiesto un lavoro di alta precisione per ricostruire – spostando dei mosaici – parte della pavimentazione persa. Completano il progetto, gli stucchi alle pareti – in parte ricreati –, il lavoro di falegnameria e un attento studio del colore che si traduce anche nella scelta del quadro, tra quelli di proprietà della famiglia, più adatto per ogni stanza.
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Maniglie: Poggi e Mariani; lampada: Kushi di Kundalini
Il corridoio di distribuzione
L’immagine mostra il corridoio, lungo 5 metri. La lampada che abbiamo visto nell’immagine precedente sopra il cassetti, e che riproduce l’idea di una mela con un picciolo in ottone che l’attraversa, viene riproposta lungo tutto il corridoio. E torna, in versione large, anche nell’ambiente in fondo, come a segnare il passaggio nell’ultima ala della casa dove c’è la camera padronale con un bagno e un balconcino.
La prima e seconda porta a destra conducono al salone; mentre la successiva a una camera matrimoniale. A sinistra invece si entra nello studio, a seguire c’è la cucina e, superato il varco che divide zona giorno da zona notte, una camera singola; segue il bagno a servizio delle due camere da letto.
Il corridoio di distribuzione
L’immagine mostra il corridoio, lungo 5 metri. La lampada che abbiamo visto nell’immagine precedente sopra il cassetti, e che riproduce l’idea di una mela con un picciolo in ottone che l’attraversa, viene riproposta lungo tutto il corridoio. E torna, in versione large, anche nell’ambiente in fondo, come a segnare il passaggio nell’ultima ala della casa dove c’è la camera padronale con un bagno e un balconcino.
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Lampada: MT 8 di Wilhelm Wagenfeld per Tecnolumen;
divano: Amour di Campeggi
Lo studio
L’immagine mostra l’ambiente studio, di 12 m². Lo schedario a destra e la scrivania a sinistra sono mobili che appartenevano già alla famiglia.
La lampada è in vetro soffiato, come quasi tutte le altre lampade della casa.
Un dettaglio: il mobiletto sotto la finestra ha pomelli in ottone.
divano: Amour di Campeggi
Lo studio
L’immagine mostra l’ambiente studio, di 12 m². Lo schedario a destra e la scrivania a sinistra sono mobili che appartenevano già alla famiglia.
La lampada è in vetro soffiato, come quasi tutte le altre lampade della casa.
Un dettaglio: il mobiletto sotto la finestra ha pomelli in ottone.
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La foto mostra un’altra angolazione dello studio. «Siamo intervenuti anche nel ripristinare la pavimentazione perché, nel progetto di ristrutturazione, abbiamo scelto di cedere parte dello spazio (dove c’è la libreria) all’ingresso per ricavare un armadio guardaroba».
Questo, insieme alla zona giorno nell’immagine successiva, è uno degli ambienti dove è stato necessario intervenire sulla pavimentazione per ‘ricostruire’ il tappeto in mosaico.
Questo, insieme alla zona giorno nell’immagine successiva, è uno degli ambienti dove è stato necessario intervenire sulla pavimentazione per ‘ricostruire’ il tappeto in mosaico.
Divano: Chelsea di Molteni; lampada: Pinecone di Fontana Arte
Il grande soggiorno
Siamo nel grande soggiorno, di circa 35 m². In primo piano c’è il tavolo, di proprietà della famiglia, realizzato per loro in Egitto da artigiani locali. Le sedie erano prima in paglia di Vienna, poi sostituita con una stoffa del colore del divano.
I due ambienti del soggiorno sono caratterizzati da una diversa pavimentazione. In origine, lì in mezzo, vi era una libreria. Una volta tolta, è rimasto un dislivello di 1 cm. «Abbiamo realizzato un binario in ottone: abbiamo inserito una fascia di rovere, poi di nuovo una in ottone, ancora un’altra in legno e infine un’ultima in ottone. Abbiamo così colmato il vuoto e realizzato un attento lavoro di “cuci e scuci” per ricreare la pavimentazione dove mancava e renderla fedele all’originale».
Il grande soggiorno
Siamo nel grande soggiorno, di circa 35 m². In primo piano c’è il tavolo, di proprietà della famiglia, realizzato per loro in Egitto da artigiani locali. Le sedie erano prima in paglia di Vienna, poi sostituita con una stoffa del colore del divano.
I due ambienti del soggiorno sono caratterizzati da una diversa pavimentazione. In origine, lì in mezzo, vi era una libreria. Una volta tolta, è rimasto un dislivello di 1 cm. «Abbiamo realizzato un binario in ottone: abbiamo inserito una fascia di rovere, poi di nuovo una in ottone, ancora un’altra in legno e infine un’ultima in ottone. Abbiamo così colmato il vuoto e realizzato un attento lavoro di “cuci e scuci” per ricreare la pavimentazione dove mancava e renderla fedele all’originale».
Applique: Lederam di Catellani & Smith; poltrona: monoposto Lyra a tiratura limitata di Poltrona Frau
La libreria è stata realizzata dal falegname su disegno degli architetti: è in ottone e legno di rovere, nella parte inferiore è stata laccata di verde per riprendere la punta di colore presente nella pavimentazione. «Per valorizzare il pavimento, abbiamo scelto di realizzare una libreria leggera, con piedini sottili. E così è stato fatto per il divano: abbiamo optato per un modello che non avesse dei piedi invasivi e pesanti».
A proposito della libreria, «La committenza ha chiesto che fosse un oggetto di design che potesse somigliare a una scultura».
Le applique a lato della libreria sono in foglia oro vera, si aprono come fossero conchiglie per permettere di direzionare la luce.
La libreria è stata realizzata dal falegname su disegno degli architetti: è in ottone e legno di rovere, nella parte inferiore è stata laccata di verde per riprendere la punta di colore presente nella pavimentazione. «Per valorizzare il pavimento, abbiamo scelto di realizzare una libreria leggera, con piedini sottili. E così è stato fatto per il divano: abbiamo optato per un modello che non avesse dei piedi invasivi e pesanti».
A proposito della libreria, «La committenza ha chiesto che fosse un oggetto di design che potesse somigliare a una scultura».
Le applique a lato della libreria sono in foglia oro vera, si aprono come fossero conchiglie per permettere di direzionare la luce.
Per impreziosire le stanze e dare valore ai dettagli di un tempo, insieme al falegname sono stati ricreati gli stucchi: «Quello perimetrale era già presente, ma l’abbiamo impreziosito colorandolo di una tonalità chiara. E l’abbiamo ricreato anche sulle pareti laterali. In generale abbiamo lavorato molto con le tinte neutre, con il color mandorla».
La disposizione dei quadri, di proprietà di famiglia, è stata studiata dagli architetti soprattutto in funzione delle punte di colore presenti nella pavimentazione.
La disposizione dei quadri, di proprietà di famiglia, è stata studiata dagli architetti soprattutto in funzione delle punte di colore presenti nella pavimentazione.
Cucina: Veneta Cucina; luce: Louis Poulsen
La cucina
A proposito della cucina, distribuita su 14 m², gli architetti raccontano: «Abbiamo consigliato un modello di color bianco. L’abbiamo impreziosito nei dettagli scegliendo maniglie antracite che richiamassero una delle tonalità presenti nella pavimentazione. Le sedie gialle riprendono un altro colore presente nel pavimento».
Il mobile porta spezie è degli anni ‘30 e apparteneva già alla famiglia.
La cucina
A proposito della cucina, distribuita su 14 m², gli architetti raccontano: «Abbiamo consigliato un modello di color bianco. L’abbiamo impreziosito nei dettagli scegliendo maniglie antracite che richiamassero una delle tonalità presenti nella pavimentazione. Le sedie gialle riprendono un altro colore presente nel pavimento».
Il mobile porta spezie è degli anni ‘30 e apparteneva già alla famiglia.
Un’altra immagina della cucina. Sulla sinistra c’è un mobile disegnato dagli architetti: «Qui c’è una dispensa e una zona operativa per i piccoli elettrodomestici. Come avviene spesso nei nostri progetti, abbiamo impreziosito il fianco con una soluzione a vista. La luce integrata è regolabile».
In cucina è stato necessario ripristinare, spostando dei mosaici, parte della pavimentazione perché, prima, una sezione di questa stanza coincideva con un ripostiglio che si apriva dal corridoio.
In cucina è stato necessario ripristinare, spostando dei mosaici, parte della pavimentazione perché, prima, una sezione di questa stanza coincideva con un ripostiglio che si apriva dal corridoio.
La camera padronale
La porta a vetri conduce alla camera padronale. «Lungo il corridoio abbiamo realizzato delle soluzioni libreria, valorizzate – quasi fosse una cornice – da un profilo in ottone».
In fondo all’immagine, vediamo la medesima lampada scelta per tutto il corridoio, riproposta però in versione large.
La porta a vetri conduce alla camera padronale. «Lungo il corridoio abbiamo realizzato delle soluzioni libreria, valorizzate – quasi fosse una cornice – da un profilo in ottone».
In fondo all’immagine, vediamo la medesima lampada scelta per tutto il corridoio, riproposta però in versione large.
Comodino: Lago
La foto mostra la camera padronale, distribuita su 18 m². L’armadio è stato realizzato dal falegname, su disegno dello studio. Sono state scelte maniglie stile liberty.
L’ottone e i dettagli ocra, per esempio la cornice alla parete, richiamano nuovamente le punte di colore della pavimentazione.
Questa è l’unica stanza della casa con una parete di diverso colore: la tonalità carta da zucchero è stata scelta per rendere l’ambiente più caldo e accogliente.
La foto mostra la camera padronale, distribuita su 18 m². L’armadio è stato realizzato dal falegname, su disegno dello studio. Sono state scelte maniglie stile liberty.
L’ottone e i dettagli ocra, per esempio la cornice alla parete, richiamano nuovamente le punte di colore della pavimentazione.
Questa è l’unica stanza della casa con una parete di diverso colore: la tonalità carta da zucchero è stata scelta per rendere l’ambiente più caldo e accogliente.
Dettaglio della camera padronale con applique color oro a richiamare le tonalità del pavimento
E il bagno padronale
A proposito di bagno padronale, «La proprietaria ha chiesto che venisse realizzato in marmo di Carrara. Per sdrammatizzarlo, abbiamo giocato con i formati: mosaico esagonale a terra quasi fosse un tappeto, il contorno è in marmo di bardiglio, mentre per il resto abbiamo scelto una forma rettangolare (misura 60x15)».
Il bagno riprende i colori blu, grigio, azzurro presenti nella camera padronale.
L’armadio in fondo alla stanza nasconde il vano caldaia.
A proposito di bagno padronale, «La proprietaria ha chiesto che venisse realizzato in marmo di Carrara. Per sdrammatizzarlo, abbiamo giocato con i formati: mosaico esagonale a terra quasi fosse un tappeto, il contorno è in marmo di bardiglio, mentre per il resto abbiamo scelto una forma rettangolare (misura 60x15)».
Il bagno riprende i colori blu, grigio, azzurro presenti nella camera padronale.
L’armadio in fondo alla stanza nasconde il vano caldaia.
La doccia è stata impreziosita da una nicchia di luce e dal rivestimento in mosaico esagonale.
Comodini: Circle di Novamobili; letto: Notturno Shabby Chic Flou; lampada: Vertigo di Petite Friture
La camera della figlia
La foto mostra la camera da letto della figlia. I dettagli, vedi le maniglie dell’armadio (in ferro), la cornice del quadro e, in particolare, il lampadario riprendono i toni del nero.
L’armadio è disegnato dagli architetti e realizzato dal falegname.
La camera della figlia
La foto mostra la camera da letto della figlia. I dettagli, vedi le maniglie dell’armadio (in ferro), la cornice del quadro e, in particolare, il lampadario riprendono i toni del nero.
L’armadio è disegnato dagli architetti e realizzato dal falegname.
Rubinetteria: Radomonte; sanitari: Flaminia; rivestimento a parete: Cotto d’Este
E il bagno
La foto mostra uno dei bagni. Il mobile in legno e ferro è stato disegnato dagli architetti. A terra è stato posato gres porcellanato color verde smeraldo mentre il
lavabo è in corian.
Questa storia è stata pubblicata l’11 agosto 2021 e poi aggiornata
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
E il bagno
La foto mostra uno dei bagni. Il mobile in legno e ferro è stato disegnato dagli architetti. A terra è stato posato gres porcellanato color verde smeraldo mentre il
lavabo è in corian.
Questa storia è stata pubblicata l’11 agosto 2021 e poi aggiornata
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Progetto: ristrutturazione completa di un appartamento parte di un palazzo del 1903
Superficie: 200 m²
Dove: Monti, storico rione romano
Architetto: Archifacturing
Budget: oltre i 200mila euro (di cui 50 mila per le falegnamerie comprensive di restauro mobilio di proprietà, porte e nuovi arredi)
Siamo in un appartamento in un edificio edificato nei primi ‘900. La pianta è caratterizzata da un corridoio centrale che distribuisce i diversi ambienti. I pavimenti sono la particolarità di questa casa: ogni stanza ne ha uno in graniglie di marmo, sembra quasi un quadro che ne completa l’arredo.
«La nostra sfida è stata valorizzare l’appartamento, a partire dai pavimenti e dai dettagli dell’epoca, per esempio gli stucchi alle pareti che, dove mancavano, sono stati ricostruiti con estrema attenzione e precisione. Abbiamo anche cercato, con l’arredo e le scelte di colore, di rispettare le punte cromatiche presenti nelle pavimentazioni esistenti», spiega Sara Cimarelli.
La foto mostra, a destra, la porta d’ingresso impreziosita da una maniglia color oro. Il dettaglio oro torna anche nel pomello scelto per il cassetto sospeso in fondo all’ambiente: è una foglia di edera. «Insieme ai dettagli oro, abbiamo scelto di utilizzare l’ottone: è un materiale che illumina».