Basta Scarpe Dentro Casa! Ecco Perché Adottare Questa Regola
Più igiene e maggiore libertà di movimento. Motivazioni e misure da prendere se vuoi bandire le scarpe in casa
Quali sono i paesi dove è tassativamente proibito entrare in casa con le scarpe? Quali i vantaggi in termini di igiene e pulizia? E, soprattutto, cosa fare se abbiamo deciso di convertire la nostra casa in uno spazio dove le scarpe sono off limits? Dalla predisposizione di spazi contenitori, alle pulizie, fino alle attenzioni riservate agli ospiti, piccolo breviario per organizzare una casa dove le calzature sono bandite.
Il mondo… senza scarpe
Fuori dai confini nazionali, sono moltissime le culture che proibiscono in maniera tassativa l’ingresso di scarpe tra le pareti domestiche.
La prima su tutte – forse la più nota – è sicuramente quella giapponese: nelle case tradizionali del paese del Sol Levante è severamente vietato indossare le scarpe sul tatami, e non a caso è previsto un apposito spazio all’ingresso - il genkan - dove appoggiare le scarpe.
Non fa eccezione la Russia, dove un’abitudine radicata vuole che una volta entrati in casa le scarpe siano sostituite dalle tapochki, le pantofole. Un’esigenza, questa, certamente dovuta all’asprezza del clima rigido, che nel lungo inverno trasforma ogni suola un ricettacolo di neve e terriccio pronto ad espandersi sul pavimento di tutta casa.
Non è un caso, allora, che anche tutti i paesi dell’Europa del Nord, pensiamo ad esempio alla Germania o ai Paesi Scandinavi, abbiano adottato da tempo la stessa buona pratica: le scarpe vengono tassativamente abbandonate alla porta, e la vita dentro casa avviene necessariamente in pantofole e calzini.
Fuori dai confini nazionali, sono moltissime le culture che proibiscono in maniera tassativa l’ingresso di scarpe tra le pareti domestiche.
La prima su tutte – forse la più nota – è sicuramente quella giapponese: nelle case tradizionali del paese del Sol Levante è severamente vietato indossare le scarpe sul tatami, e non a caso è previsto un apposito spazio all’ingresso - il genkan - dove appoggiare le scarpe.
Non fa eccezione la Russia, dove un’abitudine radicata vuole che una volta entrati in casa le scarpe siano sostituite dalle tapochki, le pantofole. Un’esigenza, questa, certamente dovuta all’asprezza del clima rigido, che nel lungo inverno trasforma ogni suola un ricettacolo di neve e terriccio pronto ad espandersi sul pavimento di tutta casa.
Non è un caso, allora, che anche tutti i paesi dell’Europa del Nord, pensiamo ad esempio alla Germania o ai Paesi Scandinavi, abbiano adottato da tempo la stessa buona pratica: le scarpe vengono tassativamente abbandonate alla porta, e la vita dentro casa avviene necessariamente in pantofole e calzini.
L’igiene
La pulizia dei pavimenti e lo sporco che le scarpe lasciano, dicevamo. Le scarpe, infatti, contengono migliaia di batteri e microrganismi che si fissano sulla suola tutte le volte che camminiamo su strade e marciapiedi. Una ricerca del 2008 condotta nei laboratori dell’Università dell’Arizona ha infatti confermato che sulle scarpe si accumulano tantissimi batteri – all’incirca 420.000 per una stima più precisa – tra cui il temibile Escherichia coli.
Un pericolo, allora? Non esattamente, se, stando sempre agli studi di settore, le probabilità di infezioni da batteri contenuti sulle scarpe sono minimi. Per scacciare ogni timore, è bene ricordare che i batteri entrano nelle nostre case seguendo molti altri canali e che il nostro corpo riesce naturalmente – a meno che non soffriamo di specifiche patologie o immunodeficienze – a combattere e contrastare i loro attacchi.
La pulizia dei pavimenti e lo sporco che le scarpe lasciano, dicevamo. Le scarpe, infatti, contengono migliaia di batteri e microrganismi che si fissano sulla suola tutte le volte che camminiamo su strade e marciapiedi. Una ricerca del 2008 condotta nei laboratori dell’Università dell’Arizona ha infatti confermato che sulle scarpe si accumulano tantissimi batteri – all’incirca 420.000 per una stima più precisa – tra cui il temibile Escherichia coli.
Un pericolo, allora? Non esattamente, se, stando sempre agli studi di settore, le probabilità di infezioni da batteri contenuti sulle scarpe sono minimi. Per scacciare ogni timore, è bene ricordare che i batteri entrano nelle nostre case seguendo molti altri canali e che il nostro corpo riesce naturalmente – a meno che non soffriamo di specifiche patologie o immunodeficienze – a combattere e contrastare i loro attacchi.
Pulizie? Un po’ di meno
Se i rischi sono minimi, allora perché cambiare? I vantaggi più consistenti in termini di pulizia potrebbero essere altri. Camminare a piedi nudi, con pantofole o con calzini ci permette innanzitutto di pulire il pavimento con minor frequenza: non c’è infatti dubbio che, se tutto ciò che resta attaccato alle suole non può più circolare dentro casa, il pavimento finirà per sporcarsi di meno. Anche a vantaggio dell’impiego di una minor quantità di detersivi, sui quali possiamo così risparmiare una piccola quantità di denaro. Evitando anche, cosa forse più importante, di utilizzare prodotti chimici in eccesso.
Se i rischi sono minimi, allora perché cambiare? I vantaggi più consistenti in termini di pulizia potrebbero essere altri. Camminare a piedi nudi, con pantofole o con calzini ci permette innanzitutto di pulire il pavimento con minor frequenza: non c’è infatti dubbio che, se tutto ciò che resta attaccato alle suole non può più circolare dentro casa, il pavimento finirà per sporcarsi di meno. Anche a vantaggio dell’impiego di una minor quantità di detersivi, sui quali possiamo così risparmiare una piccola quantità di denaro. Evitando anche, cosa forse più importante, di utilizzare prodotti chimici in eccesso.
Pensando ai tappeti
Un altro vantaggio di una vita da interno senza scarpe? Una usura più limitata dei tappeti, che risultano meno esposti alle sollecitazioni delle suole e, soprattutto, dei tacchi alti (e sottili), che rischiano di rovinarli più velocemente.
Un altro vantaggio di una vita da interno senza scarpe? Una usura più limitata dei tappeti, che risultano meno esposti alle sollecitazioni delle suole e, soprattutto, dei tacchi alti (e sottili), che rischiano di rovinarli più velocemente.
Libertà ai piedi
Un ultimo motivo per lasciarsi conquistare da una casa vietata alle scarpe? La libertà di poter girare comodamente a piedi scalzi. Un’abitudine molto salutare, se pensiamo che il piede è ben felice di non dover rimanere chiuso e bloccato in una struttura rigida per tutto il giorno.
La presenza di bambini piccoli per casa è un ulteriore incentivo: non vorremmo forse privarli della possibilità di muoversi sul pavimento avendo la sicurezza che è a prova di igiene?
Questa opportunità vale però solo per i bambini piccoli? Non proprio, se è vero che anche i più grandi possono apprezzare la possibilità di sedersi per terra, sedendosi e sdraiandosi, magari su un tappeto, senza costrizioni.
Un ultimo motivo per lasciarsi conquistare da una casa vietata alle scarpe? La libertà di poter girare comodamente a piedi scalzi. Un’abitudine molto salutare, se pensiamo che il piede è ben felice di non dover rimanere chiuso e bloccato in una struttura rigida per tutto il giorno.
La presenza di bambini piccoli per casa è un ulteriore incentivo: non vorremmo forse privarli della possibilità di muoversi sul pavimento avendo la sicurezza che è a prova di igiene?
Questa opportunità vale però solo per i bambini piccoli? Non proprio, se è vero che anche i più grandi possono apprezzare la possibilità di sedersi per terra, sedendosi e sdraiandosi, magari su un tappeto, senza costrizioni.
Come organizzarsi
Le ragioni che abbiamo esposto vi hanno convinti ad abbracciare questa buona abitudine? Perfetto, ora non vi resta che passare all’azione attrezzando il vostro ingresso di tutto il necessario per ospitare le scarpe di tutta la famiglia.
L’ideale è riuscire a preventivare lo spazio per almeno due paia di scarpe per componente familiare, utilizzando poi in altri angoli della casa altre scarpiere dove potremo custodire i modelli che indossiamo con minor frequenza.
Un altro consiglio per mitigare il senso di disordine e mantenere un po’ di ufficialità all’ingresso è quello di optare per modelli non a vista. Mensole con ante, contenitori, vere e proprie scarpiere mimetizzate per la zona giorno: oggigiorno non mancano le soluzioni per ospitare le scarpe in maniera gradevole e funzionale. Integrarle il più possibile nel guardaroba dell’ingresso, accorpando insieme tutte le funzioni in modo da minimizzare lo spazio impiegato, è un’altra strategia che ci può facilitare la vita, coniugando capienza e impiego minimo di metri quadri.
Le ragioni che abbiamo esposto vi hanno convinti ad abbracciare questa buona abitudine? Perfetto, ora non vi resta che passare all’azione attrezzando il vostro ingresso di tutto il necessario per ospitare le scarpe di tutta la famiglia.
L’ideale è riuscire a preventivare lo spazio per almeno due paia di scarpe per componente familiare, utilizzando poi in altri angoli della casa altre scarpiere dove potremo custodire i modelli che indossiamo con minor frequenza.
Un altro consiglio per mitigare il senso di disordine e mantenere un po’ di ufficialità all’ingresso è quello di optare per modelli non a vista. Mensole con ante, contenitori, vere e proprie scarpiere mimetizzate per la zona giorno: oggigiorno non mancano le soluzioni per ospitare le scarpe in maniera gradevole e funzionale. Integrarle il più possibile nel guardaroba dell’ingresso, accorpando insieme tutte le funzioni in modo da minimizzare lo spazio impiegato, è un’altra strategia che ci può facilitare la vita, coniugando capienza e impiego minimo di metri quadri.
E gli ospiti?
Cosa fare, invece, in caso di arrivo di ospiti? È realistico pensare che alcuni di loro si sentiranno a disagio se privati fin sulla soglia di casa delle proprie calzature. Che fare, in questo caso? Meglio essere ligi alle regole o flessibili a seconda del caso? Lasciamo a voi questa valutazione. Facendovi riflettere però sul fatto che il buon senso e un po’ di sano pragmatismo possono rappresentare la soluzione ideale. Per prevenire soluzioni di imbarazzo, perché non dotarsi di pantofole da offrire ai nostri ospiti fin sulla soglia di ingresso?
Che ne dici? Hai già inaugurato una casa senza scarpe e hai consigli da darci? Scrivici nei Commenti.
Cosa fare, invece, in caso di arrivo di ospiti? È realistico pensare che alcuni di loro si sentiranno a disagio se privati fin sulla soglia di casa delle proprie calzature. Che fare, in questo caso? Meglio essere ligi alle regole o flessibili a seconda del caso? Lasciamo a voi questa valutazione. Facendovi riflettere però sul fatto che il buon senso e un po’ di sano pragmatismo possono rappresentare la soluzione ideale. Per prevenire soluzioni di imbarazzo, perché non dotarsi di pantofole da offrire ai nostri ospiti fin sulla soglia di ingresso?
Che ne dici? Hai già inaugurato una casa senza scarpe e hai consigli da darci? Scrivici nei Commenti.
L’abitudine di lasciare le scarpe sulla soglia di casa sta piano prendendo piede anche in Italia. Le ragioni? Presto dette: limitare l’accesso delle calzature ai nostri appartamenti ci permette di sporcare meno i nostri pavimenti e, di conseguenza, di pulire meno frequentemente (e con meno detersivo).
Allo stesso tempo, però, un piede non costretto in una calzatura si trasforma in anche in un vero e proprio stile di vita, che vede la casa come uno spazio informale dove a prevalere è un principio insindacabile di comodità e relax.