Parla l’Esperto: 5 Cose da Sapere Se Vuoi un Pavimento in Vetro
Apprezzati da architetti e proprietari di casa, i pavimenti in vetro spesso risolvono problemi strutturali aggiungendo valore estetico
Il vetro è un materiale edilizio molto amato dai progettisti, per le sue doti di (apparente) leggerezza e per la sua capacità di far passare la luce.
Nelle ristrutturazioni viene usato, in genere, come elemento di arredo o per separare gli ambienti, e talvolta, in maniera un po’ meno convenzionale, anche come pavimento. Questa scelta è spesso legata a esigenze progettuali particolari, che richiedono uno studio approfondito per ogni singolo caso, ma che può riservare piacevoli e inaspettati risultati. Vediamone insieme alcune caratteristiche.
Nelle ristrutturazioni viene usato, in genere, come elemento di arredo o per separare gli ambienti, e talvolta, in maniera un po’ meno convenzionale, anche come pavimento. Questa scelta è spesso legata a esigenze progettuali particolari, che richiedono uno studio approfondito per ogni singolo caso, ma che può riservare piacevoli e inaspettati risultati. Vediamone insieme alcune caratteristiche.
2. Come si posa?
Le lastre di vetro realizzate vengono direttamente appoggiate su un telaio perimetrale di metallo, rigido e complanare, opportunamente dimensionato in modo tale da supportare non solo il carico proprio della pavimentazione ma anche quello dinamico, legato al passaggio e a eventuali sollecitazioni. La regola generale dice che i pannelli dovranno appoggiare in modo continuo su tutto il loro perimetro e la larghezza dell’appoggio dovrà essere pari a 1,5 volte lo spessore della lastra più 5 mm di gioco laterale. Prima di applicare le lastre dovrà essere sistemata lungo il perimetro della struttura di appoggio anche una guarnizione di gomma per evitare il contatto diretto (e la rottura) del vetro con il profilo metallico; infine va adoperato del silicone per sigillare. Questo tipo di posa porta ad avere una resa estetica simile alla foto sopra riportata: una o più celle quadrate o rettangolari.
Le lastre di vetro realizzate vengono direttamente appoggiate su un telaio perimetrale di metallo, rigido e complanare, opportunamente dimensionato in modo tale da supportare non solo il carico proprio della pavimentazione ma anche quello dinamico, legato al passaggio e a eventuali sollecitazioni. La regola generale dice che i pannelli dovranno appoggiare in modo continuo su tutto il loro perimetro e la larghezza dell’appoggio dovrà essere pari a 1,5 volte lo spessore della lastra più 5 mm di gioco laterale. Prima di applicare le lastre dovrà essere sistemata lungo il perimetro della struttura di appoggio anche una guarnizione di gomma per evitare il contatto diretto (e la rottura) del vetro con il profilo metallico; infine va adoperato del silicone per sigillare. Questo tipo di posa porta ad avere una resa estetica simile alla foto sopra riportata: una o più celle quadrate o rettangolari.
Un altro tipo di posa è quella flottante: in questo caso le lastre vengono sostenute con degli ammortizzatori di gomma che scaricano il peso direttamente sulla struttura metallica sottostante.
In entrambi i casi non dimenticate che il vetro è soggetto a rottura per shock termico. Non posizionate dunque lampade ad incandescenza, ma solo corpi illuminanti a luce fredda.
In entrambi i casi non dimenticate che il vetro è soggetto a rottura per shock termico. Non posizionate dunque lampade ad incandescenza, ma solo corpi illuminanti a luce fredda.
3. Quando si utilizza?
Per la mia esperienza, questo tipo di pavimentazione trova un largo impiego in ristrutturazioni a carattere commerciale come showroom, locali di ristorazione, musei, banche, uffici o studi professionali.
Probabilmente è grazie al suo carattere fortemente scenografico che conquista: un’immagine di grande effetto, una sensazione di straordinario che fa percepire la leggerezza e la luminosità conferendo prestigio allo spazio.
Anche se in misura minore, è proprio grazie a queste doti che viene sempre più scelto per ristrutturazioni residenziali che necessitano di esaltare la luce e l’altezza di uno spazio, senza rinunciare alle necessità funzionali che ogni casa richiede.
Per la mia esperienza, questo tipo di pavimentazione trova un largo impiego in ristrutturazioni a carattere commerciale come showroom, locali di ristorazione, musei, banche, uffici o studi professionali.
Probabilmente è grazie al suo carattere fortemente scenografico che conquista: un’immagine di grande effetto, una sensazione di straordinario che fa percepire la leggerezza e la luminosità conferendo prestigio allo spazio.
Anche se in misura minore, è proprio grazie a queste doti che viene sempre più scelto per ristrutturazioni residenziali che necessitano di esaltare la luce e l’altezza di uno spazio, senza rinunciare alle necessità funzionali che ogni casa richiede.
Se siete dunque entrati in possesso di un nuovo loft, di un appartamento con possibilità di realizzare un soppalco o semplicemente state pianificando di ampliare un locale verso l’esterno (magari seminterrato come in questa foto) prendete in considerazione questo tipo di pavimentazione.
Con una progettazione dettagliata del telaio portante e scelte estetiche ben ponderate potrete camminare su soppalchi sospesi, usufruire di scale trasparenti, o più semplicemente realizzare piccoli pozzi di luce. Gli spazi risulteranno eleganti e leggeri, originali e luminosi.
Con una progettazione dettagliata del telaio portante e scelte estetiche ben ponderate potrete camminare su soppalchi sospesi, usufruire di scale trasparenti, o più semplicemente realizzare piccoli pozzi di luce. Gli spazi risulteranno eleganti e leggeri, originali e luminosi.
E se soffrite di vertigini o siete preoccupati dei possibili graffi legati all’uso, considerate anche la soluzione “opaca” di cui parlavamo qualche riga fa.
Senza dimenticare che, con qualche piccola precauzione legata alle infiltrazioni dell’acqua, può essere utilizzata anche per gli ambienti esterni.
Senza dimenticare che, con qualche piccola precauzione legata alle infiltrazioni dell’acqua, può essere utilizzata anche per gli ambienti esterni.
4. Quanto costa?
Non è facile stabilire quale sia il costo oggettivo su cui orientarsi, moltissimo dipende da chi realizza il materiale e ne garantisce i requisiti tecnici. Il costo cresce con lo spessore e le dimensioni delle lastre, oltre ad eventuali finiture del vetro, più o meno laboriose.
Il mio consiglio, se volete risparmiare, è quello di utilizzare pannelli con superficie inferiore a 0,5 m²: formati quadrati con dimensioni massime 70 x 70 cm o rettangolari fino a 50 x 90 cm.
Non è facile stabilire quale sia il costo oggettivo su cui orientarsi, moltissimo dipende da chi realizza il materiale e ne garantisce i requisiti tecnici. Il costo cresce con lo spessore e le dimensioni delle lastre, oltre ad eventuali finiture del vetro, più o meno laboriose.
Il mio consiglio, se volete risparmiare, è quello di utilizzare pannelli con superficie inferiore a 0,5 m²: formati quadrati con dimensioni massime 70 x 70 cm o rettangolari fino a 50 x 90 cm.
5. I “contro” da sapere
Al di là delle molti doti già citate (eleganza, trasparenza, luminosità e capacità fonoassorbente) questo tipo di pavimentazione ha anche qualche piccolo svantaggio. A partire dal costo che può salire rapidamente, non è un materiale antiscivolo e se bagnato diventa pericoloso. Infine, essendo trasparente, si sporca facilmente e richiede più lavoro di una comune pavimentazione per essere pulito.
Scopri altri consigli su pareti e pavimenti
Al di là delle molti doti già citate (eleganza, trasparenza, luminosità e capacità fonoassorbente) questo tipo di pavimentazione ha anche qualche piccolo svantaggio. A partire dal costo che può salire rapidamente, non è un materiale antiscivolo e se bagnato diventa pericoloso. Infine, essendo trasparente, si sporca facilmente e richiede più lavoro di una comune pavimentazione per essere pulito.
Scopri altri consigli su pareti e pavimenti
Che cosa ne pensate? Avete mai preso in considerazione un pavimento in vetro? Vi piace? In che occasione si è rivelato una scelta risolutiva a un problema insormontabile in altro modo?
Il pavimento in vetro è un materiale composto da due o più lastre di vetro stratificato e/o temperato di spessore minimo 3 cm, tenute insieme con sottili fogli adesivi di PVB, una pellicola plastica trasparente e incolore. Lo spessore complessivo della pavimentazione va calcolato in funzione della dimensione generale della lastra e deve essere in grado di sopportare non solo il proprio peso, ma anche il carico legato alla sua caratteristica di calpestabilità.
Questo tipo di pavimentazione può essere forata, tagliata e sagomata e una volta posta in opera ha un ottimo potere fonoisolante. Può essere inoltre personalizzata attraverso l’utilizzo di vetri trasparenti, satinati, decorati e colorati, basta inserire durante la realizzazione tessuti o immagini digitali tra i vari strati.