Pilastro in Mezzo alla Sala? 11 Modi per Valorizzarlo
La struttura della casa impone di mantenere uno scomodo pilastro? Invece di odiarlo, provate a renderlo protagonista!
Ovviamente quando si parla di pilastro, si intende quella parte di struttura verticale portante (in cemento armato o in acciaio) che normalmente non è possibile eliminare. In tal caso, avuta la conferma da un professionista che non è possibile rimuoverlo né sostituirlo in altro modo, spesso emerge il problema: come lo si può integrare nell’ambiente? È possibile camuffarlo? Quasi tutti i miei colleghi architetti si sono trovati davanti a questi dilemmi.
Di seguito alcuni esempi tipici in cui è stata trovata una soluzione.
Di seguito alcuni esempi tipici in cui è stata trovata una soluzione.
2. Aggiungere un po’ di calore
Annettere un camino su un lato libero e rivestire il resto con una scatolatura dimensionata e rivestita con eleganza è, quando possibile, un’ottima soluzione. Bisogna però essere all’ultimo piano, oppure usare un biocamino.
Annettere un camino su un lato libero e rivestire il resto con una scatolatura dimensionata e rivestita con eleganza è, quando possibile, un’ottima soluzione. Bisogna però essere all’ultimo piano, oppure usare un biocamino.
3. Circondarlo di verde
Anche questa soluzione ha aspetti originali e scenografici. Il pilastro è stato ampliato nelle giuste dimensioni, affinché potesse accogliere un contenitore con il terriccio, chiuso superiormente da scatolatura illuminata. Anche l’incrocio delle travi superiori è stato abilmente risolto con un gioco di luci incassate con lastre di cartongesso. Il pilastro diventa una piccola “quinta” ecologica di separazione.
Anche questa soluzione ha aspetti originali e scenografici. Il pilastro è stato ampliato nelle giuste dimensioni, affinché potesse accogliere un contenitore con il terriccio, chiuso superiormente da scatolatura illuminata. Anche l’incrocio delle travi superiori è stato abilmente risolto con un gioco di luci incassate con lastre di cartongesso. Il pilastro diventa una piccola “quinta” ecologica di separazione.
4. Come estremità di un tavolo
Qui il pilastro è stato utilizzato come spalla al tavolo da pranzo e quindi allargato a tale scopo. È stata così creata una separazione visiva parziale con la zona cucina, lasciandone però sapientemente “a vista” una parte sufficiente per la sua individuazione. La controsoffittatura corrispondente al lato maggiore del pilastro ne conferma la volontà di forte partecipazione nell’arredo.
Probabilmente sul profilo superiore è inserita una fonte di luce che snellisce il tutto.
Qui il pilastro è stato utilizzato come spalla al tavolo da pranzo e quindi allargato a tale scopo. È stata così creata una separazione visiva parziale con la zona cucina, lasciandone però sapientemente “a vista” una parte sufficiente per la sua individuazione. La controsoffittatura corrispondente al lato maggiore del pilastro ne conferma la volontà di forte partecipazione nell’arredo.
Probabilmente sul profilo superiore è inserita una fonte di luce che snellisce il tutto.
5. Integrarlo con l’arredamento
Il solito (scomodo) pilastro qui è stato “scatolato” sapientemente in una sorta di “L” (utile per appoggiare il mobilio) e arrotondato all’estremità, per dare risalto alla verniciatura lucida. Risulta integrato allo stile di arredo previsto e completato dal controsoffitto, ben rifinito sul bordo e posto come chiusura orizzontale superiore. Si è ottenuto così un effetto di indipendenza dal solaio sovrastante, grazie anche alla fonte di luce nascosta nel suo perimetro.
Il solito (scomodo) pilastro qui è stato “scatolato” sapientemente in una sorta di “L” (utile per appoggiare il mobilio) e arrotondato all’estremità, per dare risalto alla verniciatura lucida. Risulta integrato allo stile di arredo previsto e completato dal controsoffitto, ben rifinito sul bordo e posto come chiusura orizzontale superiore. Si è ottenuto così un effetto di indipendenza dal solaio sovrastante, grazie anche alla fonte di luce nascosta nel suo perimetro.
6. Coordinarlo con lo stile della casa
In questo caso probabilmente vi era la necessità di apporre una coppia di profilati di ferro a sostegno delle travature esistenti, per consentire l’ampliamento dell’apertura nella parete. Ebbene, sono state abilmente nascoste da scatolatura in legno abbinata, con fuga centrale snellente. Soluzione semplice, ma efficace!
In questo caso probabilmente vi era la necessità di apporre una coppia di profilati di ferro a sostegno delle travature esistenti, per consentire l’ampliamento dell’apertura nella parete. Ebbene, sono state abilmente nascoste da scatolatura in legno abbinata, con fuga centrale snellente. Soluzione semplice, ma efficace!
7. Dargli un tono
Quando i pilastri strutturali diventano colonne a tutto tondo, allora basta lasciarli dove sono. Saranno loro a dettare lo stile di arredo e partecipare in modo efficace a personalizzare l’ambiente. Quando si può, soprattutto nelle zone a giorno, è sempre meglio progettare pilastri a sezione tonda. Anche se più ingombranti, risultano esteticamente meno invasivi.
Quando i pilastri strutturali diventano colonne a tutto tondo, allora basta lasciarli dove sono. Saranno loro a dettare lo stile di arredo e partecipare in modo efficace a personalizzare l’ambiente. Quando si può, soprattutto nelle zone a giorno, è sempre meglio progettare pilastri a sezione tonda. Anche se più ingombranti, risultano esteticamente meno invasivi.
8. Rivestirlo con una texture
Il pilastro c’era e probabilmente era snello, ma insignificante. È stato inglobato in una parete di maggior spessore, per ingannare e nascondere alla vista altri spazi. Rendendo il tutto più gradevole, con una fodera in mattoni a facciavista, dipinti e illuminati da faretti incassati a pavimento. L’ampliamento della travatura superiore con lastre di cartongesso consente un ulteriore effetto scenico di penetrazione, confondendo così le vere funzioni strutturali e senza obbligare la partitura orizzontale dei mattoni.
Sul retro si potrebbe ricavare un alloggio per scaffali o mensole da utilizzare nell’ambiente attiguo.
Il pilastro c’era e probabilmente era snello, ma insignificante. È stato inglobato in una parete di maggior spessore, per ingannare e nascondere alla vista altri spazi. Rendendo il tutto più gradevole, con una fodera in mattoni a facciavista, dipinti e illuminati da faretti incassati a pavimento. L’ampliamento della travatura superiore con lastre di cartongesso consente un ulteriore effetto scenico di penetrazione, confondendo così le vere funzioni strutturali e senza obbligare la partitura orizzontale dei mattoni.
Sul retro si potrebbe ricavare un alloggio per scaffali o mensole da utilizzare nell’ambiente attiguo.
9. Trasformarlo in separé
In questo caso, vista la vicinanza alla parete, il progettista ha pensato bene di aumentare la larghezza del pilastro, fino a raggiungere la parete ortogonale, alleggerendo poi l’intervento con una libreria verticale e dandogli un colore che lo mettesse ben in evidenza (ma al contempo pertinente all’arredo circostante). Il risultato è un “filtro visivo” con lo spazio adiacente, una quinta di separazione molto d’impatto.
In questo caso, vista la vicinanza alla parete, il progettista ha pensato bene di aumentare la larghezza del pilastro, fino a raggiungere la parete ortogonale, alleggerendo poi l’intervento con una libreria verticale e dandogli un colore che lo mettesse ben in evidenza (ma al contempo pertinente all’arredo circostante). Il risultato è un “filtro visivo” con lo spazio adiacente, una quinta di separazione molto d’impatto.
10. Vedo-non-vedo
Il pilastro è troppo vicino alla porta, che fare? Basta camuffarlo tinteggiandolo dello stesso colore, ma solo da quel lato lì, per ingannare l’occhio.
Un funzionale mobile contenitore è stato poi addossato fra il pilastro e l’ingresso, occupando dello spazio che altrimenti sarebbe rimasto inutilizzato.
Il pilastro è troppo vicino alla porta, che fare? Basta camuffarlo tinteggiandolo dello stesso colore, ma solo da quel lato lì, per ingannare l’occhio.
Un funzionale mobile contenitore è stato poi addossato fra il pilastro e l’ingresso, occupando dello spazio che altrimenti sarebbe rimasto inutilizzato.
11. Giocate con i suoi difetti
Questa soluzione merita un plauso per originalità. Come comportarci se abbiamo un pilastro o una canna fumaria che ingombrano la parete? Qui è stato inglobato, tramite il solo uso sapiente del colore, in un fantasioso prospetto “puerile” di casa. Abbiamo il tetto a capanna e il “camino” che sporge. Niente di più semplice… Basta avere l’idea!
Raccontaci: come sei riuscito a integrare o camuffare un pilastro scomodo? Condividi le tue soluzioni con noi.
Ispirazioni: foto di living in ogni stile
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Come si Sceglie un Architetto?
Questa soluzione merita un plauso per originalità. Come comportarci se abbiamo un pilastro o una canna fumaria che ingombrano la parete? Qui è stato inglobato, tramite il solo uso sapiente del colore, in un fantasioso prospetto “puerile” di casa. Abbiamo il tetto a capanna e il “camino” che sporge. Niente di più semplice… Basta avere l’idea!
Raccontaci: come sei riuscito a integrare o camuffare un pilastro scomodo? Condividi le tue soluzioni con noi.
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Come si Sceglie un Architetto?
in questo caso, classico e sempre attuale, il pilastro è stato sapientemente integrato nella libreria progettata appositamente, ottenendo così una separazione formale di due spazi, creando un filtro tra la zona pranzo e il soggiorno.