Per Avere una Casa Felice Non Basta un Grande Armadio
Il nuovo trend non è più l'ordine, ma la felicità della casa. Le fondatrici di Remodelista spiegano come fare
L’abbiamo desiderata bella, minimalista, versatile o calda a seconda dei tempi o dell’umore. Oggi, però, nuove attitudini e stili di vita rendono il nostro desiderio quasi inarrivabile: la vogliamo addirittura felice! È realmente possibile fare contenta la nostra abitazione, proprio come se si trattasse di una persona?
Julie Carlson e Margot Guralnick, fondatrici del celebre blog americano di interior design Remodelista.com e oggi autrici di La casa felice (ed. Rizzoli) sostengono di sì. E attraverso 100 immagini-guida declinate in sette differenti ambienti – l’ingresso, la cucina, il bagno, il guardaroba, lo spazio di lavoro, la lavanderia e il ripostiglio – ci spiegano passo passo come raggiungere l’obiettivo, allineando la casa alle nostre esigenze di ordine e organizzazione.
Perché sì, per Carlson e Guralnick non possiamo sfuggire da un vero e proprio dato di fatto: per trasformare la nostra casa in un luogo piacevole da vivere, ordine e organizzazione si devono trasformare in un’abitudine da perseguire con continuità. I loro consigli, tuttavia, non girano intorno a concetti astratti, ma offrono suggerimenti concreti che privilegiano l’essenzialità come chiave di volta per ritrovare armonia nei nostri ambienti. Il tutto secondo un mantra che dovrebbe metterci tutti d’accordo: sfoltire i consumi superflui e privilegiare i materiali naturali e i tanti oggetti – nel libro ne troverete di bellissimi, con tanto di indicazioni su dove poterli acquistare online – che con la loro semplicità si prestano ad accompagnarci nel tempo come fedeli compagni di vita.
Ecco cosa le autrici ci hanno raccontato sul loro ultimo libro.
Julie Carlson e Margot Guralnick, fondatrici del celebre blog americano di interior design Remodelista.com e oggi autrici di La casa felice (ed. Rizzoli) sostengono di sì. E attraverso 100 immagini-guida declinate in sette differenti ambienti – l’ingresso, la cucina, il bagno, il guardaroba, lo spazio di lavoro, la lavanderia e il ripostiglio – ci spiegano passo passo come raggiungere l’obiettivo, allineando la casa alle nostre esigenze di ordine e organizzazione.
Perché sì, per Carlson e Guralnick non possiamo sfuggire da un vero e proprio dato di fatto: per trasformare la nostra casa in un luogo piacevole da vivere, ordine e organizzazione si devono trasformare in un’abitudine da perseguire con continuità. I loro consigli, tuttavia, non girano intorno a concetti astratti, ma offrono suggerimenti concreti che privilegiano l’essenzialità come chiave di volta per ritrovare armonia nei nostri ambienti. Il tutto secondo un mantra che dovrebbe metterci tutti d’accordo: sfoltire i consumi superflui e privilegiare i materiali naturali e i tanti oggetti – nel libro ne troverete di bellissimi, con tanto di indicazioni su dove poterli acquistare online – che con la loro semplicità si prestano ad accompagnarci nel tempo come fedeli compagni di vita.
Ecco cosa le autrici ci hanno raccontato sul loro ultimo libro.
Il vostro ultimo libro, La casa felice, è una guida “all’arte dell’essenziale per gli spazi che abitiamo”. Perché la semplicità e la capacità di selezionare ciò che conta davvero sono diventate la chiave di volta per le case di oggi?
Una vita organizzata è essenziale in quei contesti contemporanei in cui si cerca di mettere in evidenza le linee pulite dell’architettura. Tuttavia il nostro approccio è per tutti, non solo per i minimalisti: la vita è migliore quando è ancorata al comfort e all’ordine. Dopo tutto, nessuno vuole passare i suoi giorni a cercare chiavi e telefoni che non si trovano. L’obiettivo delle nostre lezioni di semplicità è di insegnare un gusto per l’abitare libero dal sovraffollamento, per una casa che ci renda felici.
Una vita organizzata è essenziale in quei contesti contemporanei in cui si cerca di mettere in evidenza le linee pulite dell’architettura. Tuttavia il nostro approccio è per tutti, non solo per i minimalisti: la vita è migliore quando è ancorata al comfort e all’ordine. Dopo tutto, nessuno vuole passare i suoi giorni a cercare chiavi e telefoni che non si trovano. L’obiettivo delle nostre lezioni di semplicità è di insegnare un gusto per l’abitare libero dal sovraffollamento, per una casa che ci renda felici.
Avete stilato un vero e proprio manifesto per mantenere una casa organizzata. Quali sono i suoi pilastri? Fino a che punto è importante seguirlo quotidianamente?
Il cuore del nostro messaggio è che sia facile e gratificante creare una casa organizzata e ugualmente importante che l’estetica non debba essere sacrificata in nome dell’ordine (quest’ultimo punto è sempre messo da parte quando si parla di decluttering, ed è per questo che riteniamo che sia importante affrontarlo). Inoltre, non c’è bisogno di comprare oggetti per mettere a posto altri oggetti: noi facciamo vedere come riutilizzare le cose che già abbiamo, come i vasi di terracotta, le caraffe di vetro, i vassoi di metallo, in maniera veramente funzionale. Una volta che il sistema è messo a punto, la manutenzione quotidiana rimane comunque necessaria ma si trasforma in un’abitudine radicata, come lavarsi i denti.
Il cuore del nostro messaggio è che sia facile e gratificante creare una casa organizzata e ugualmente importante che l’estetica non debba essere sacrificata in nome dell’ordine (quest’ultimo punto è sempre messo da parte quando si parla di decluttering, ed è per questo che riteniamo che sia importante affrontarlo). Inoltre, non c’è bisogno di comprare oggetti per mettere a posto altri oggetti: noi facciamo vedere come riutilizzare le cose che già abbiamo, come i vasi di terracotta, le caraffe di vetro, i vassoi di metallo, in maniera veramente funzionale. Una volta che il sistema è messo a punto, la manutenzione quotidiana rimane comunque necessaria ma si trasforma in un’abitudine radicata, come lavarsi i denti.
Nel libro insistete molto sul fatto che le regole si applicano a qualsiasi spazio, incluse le piccole metrature, e che un “less is more” non castigato è un approccio attuale e corretto. Come potete convincerci che “bigger is not always better”, ad esempio quando si parla di superfici di case o capienza degli armadi?
Molte persone desiderano armadi più grandi o sempre più cassetti e mensole, ma in questo modo si può finire per avere fin troppi spazi contenitori: quando le cose sono sparpagliate, si tende ad accumulare troppo e a perdere di vista quanto si ha già. Le cose che possediamo dovrebbero essere amate e utilizzate. Lo stesso vale per tutti gli oggetti “extra” della tua vita: perché non dargli nuova vita mettendoli nuovamente in circolazione? Regala, rivendi, o dai via le tue cose dismesse. Qualcuno là fuori le sta già cercando.
Molte persone desiderano armadi più grandi o sempre più cassetti e mensole, ma in questo modo si può finire per avere fin troppi spazi contenitori: quando le cose sono sparpagliate, si tende ad accumulare troppo e a perdere di vista quanto si ha già. Le cose che possediamo dovrebbero essere amate e utilizzate. Lo stesso vale per tutti gli oggetti “extra” della tua vita: perché non dargli nuova vita mettendoli nuovamente in circolazione? Regala, rivendi, o dai via le tue cose dismesse. Qualcuno là fuori le sta già cercando.
Mi ha colpito il vostro suggerimento di travasare tutto, dai pacchi di cibo ai detersivi. Quali sono i vantaggi rispetto a mantenere i contenitori originali? C’entra qualcosa la vostra strategia “plastic-free”?
I vantaggi sono sia pratici che estetici: travasare rende più facile vedere e avere accesso a quanto già abbiamo e, di conseguenza, le mensole possono contenere più cose ed essere molto più belle da guardare. In tutta la casa noi sosteniamo l’uso di materiali naturali come il vetro, la ceramica e il legno invece della plastica – e questo principio si estende anche ai contenitori. I materiali naturali sono migliori per l’ambiente e non devono essere nascosti alla vista.
I vantaggi sono sia pratici che estetici: travasare rende più facile vedere e avere accesso a quanto già abbiamo e, di conseguenza, le mensole possono contenere più cose ed essere molto più belle da guardare. In tutta la casa noi sosteniamo l’uso di materiali naturali come il vetro, la ceramica e il legno invece della plastica – e questo principio si estende anche ai contenitori. I materiali naturali sono migliori per l’ambiente e non devono essere nascosti alla vista.
Siete generalmente a favore delle soluzioni a giorno, come ad esempio per la dispensa o il guardaroba, e siete fan sfegatate del peg rail, i binari composti da bastoni o altri materiali e usati per appendere oggetti. Non credete che l’accumulo di polvere possa essere un problema? I lettori italiani di Houzz sono particolarmente sensibili a questo problema…
Quando le cose sono sistemate a giorno e utilizzate in maniera regolare, lo sporco e la polvere sono raramente un problema. Ad esempio, un peg rail nell’ingresso è ideale per appendere cappotti, borse e chiavi, specialmente se abbiamo già sfoltito i nostri oggetti personali. Le soluzioni a giorno in cucina possono essere parte di un’altra storia. Se si hanno spezie e utensili vicino al fornello e si ha l’abitudine di friggere molto, bisogna essere preparati a pulire di più. L’altro lato della medaglia è che conservare a portata di mano gli strumenti di lavoro più fidati è molto pratico: lo fanno tutti gli chef professionisti. Il successo delle soluzioni a giorno sta tutto nel non tenere troppe cose.
Quando le cose sono sistemate a giorno e utilizzate in maniera regolare, lo sporco e la polvere sono raramente un problema. Ad esempio, un peg rail nell’ingresso è ideale per appendere cappotti, borse e chiavi, specialmente se abbiamo già sfoltito i nostri oggetti personali. Le soluzioni a giorno in cucina possono essere parte di un’altra storia. Se si hanno spezie e utensili vicino al fornello e si ha l’abitudine di friggere molto, bisogna essere preparati a pulire di più. L’altro lato della medaglia è che conservare a portata di mano gli strumenti di lavoro più fidati è molto pratico: lo fanno tutti gli chef professionisti. Il successo delle soluzioni a giorno sta tutto nel non tenere troppe cose.
Cosa consigliereste a un disordinato cronico (e penso che ognuno di noi ne conosca almeno uno) per riuscire a cambiare le sue abitudini?
Gli consiglieremmo di conquistarsi un piccolo angolo della casa per svuotare l’armadietto delle medicine o il cassetto dove mette sempre di tutto per liberarsi dei doppioni. Dopo, potrà rimettervi solo l’essenziale seguendo i suggerimenti del nostro libro: utilizzando piccoli vassoi, scatole o un contenitore da posate come divisore per cassetti o, su una mensola, dei bicchieri trasparenti per riporre il make-up o gli occhiali. Dentro all’armadietto delle medicine, invece, potrà mettere dei ganci per appendere i gioielli da tutti i giorni. Prevediamo che la persona disordinata troverà i risultati così incoraggianti che vorrà continuare a mettere a posto.
Gli consiglieremmo di conquistarsi un piccolo angolo della casa per svuotare l’armadietto delle medicine o il cassetto dove mette sempre di tutto per liberarsi dei doppioni. Dopo, potrà rimettervi solo l’essenziale seguendo i suggerimenti del nostro libro: utilizzando piccoli vassoi, scatole o un contenitore da posate come divisore per cassetti o, su una mensola, dei bicchieri trasparenti per riporre il make-up o gli occhiali. Dentro all’armadietto delle medicine, invece, potrà mettere dei ganci per appendere i gioielli da tutti i giorni. Prevediamo che la persona disordinata troverà i risultati così incoraggianti che vorrà continuare a mettere a posto.
Anche in Italia si sta affermando un ideale di casa spontanea, aperta, il cui calore scaturisce dal fatto stesso di essere vissuta, di privilegiare materiali naturali e di circondarsi di un tocco di artigianalità negli arredi e nei complementi. Come credete che evolverà questa tendenza? Qual è la vostra visione per i prossimi anni?
Immaginiamo un futuro in cui i materiali rinnovabili e biodegradabili avranno preso il posto della plastica. La transizione verso un abitare a rifiuti zero si trasformerà da movimento di nicchia a norma. E mentre il consumatore mondiale diventa sempre più omogeneo e sprecone, ci sarà un fervore crescente per l’esatto contrario: il fatto a mano e il fatto per durare. Noi continueremo a essere dei nomadi globali: persone che vorranno possedere poche cose e che saranno capaci di muoversi e mettere su una nuova casa con un preavviso pressoché istantaneo.
Cosa ne pensi? Le fondatrici di Remodelista ti hanno convinto a rendere felice anche la tua casa? Scrivi qui sotto nei Commenti.
Vai al sito di Remodelista (in inglese)
Altro
SOS Decluttering: 4 Domande che Marie Kondo Non si Era Fatta
Scopri tutti gli articoli su Ordine e Pulizia della casa
Immaginiamo un futuro in cui i materiali rinnovabili e biodegradabili avranno preso il posto della plastica. La transizione verso un abitare a rifiuti zero si trasformerà da movimento di nicchia a norma. E mentre il consumatore mondiale diventa sempre più omogeneo e sprecone, ci sarà un fervore crescente per l’esatto contrario: il fatto a mano e il fatto per durare. Noi continueremo a essere dei nomadi globali: persone che vorranno possedere poche cose e che saranno capaci di muoversi e mettere su una nuova casa con un preavviso pressoché istantaneo.
Cosa ne pensi? Le fondatrici di Remodelista ti hanno convinto a rendere felice anche la tua casa? Scrivi qui sotto nei Commenti.
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Siete le fondatrici di Remodelista, un blog seguitissimo di architettura di interni e cura della casa. Da quanti anni lavorate insieme e cosa distingue la vostra filosofia?
Remodelista è stato fondato sul tavolo da cucina di Julie Carlson a Mill Valley (California) circa un decennio fa da un gruppo di amici che si erano scambiati piccole perle di saggezza nel campo della ristrutturazione.
Margot Guralnick si è unita al gruppo nel 2011, nel momento in cui stavamo lavorando al nostro primo libro, Remodelista: A Manual for Considered Home.
Fin dall’inizio abbiamo condiviso l’interesse per uno stile di vita essenziale e il gusto per la decodifica di tutti i dettagli che rendono una stanza ben arredata. In tutto quello che facciamo mettiamo al centro l’interesse per un abitare ponderato e l’idea che il design di qualità possa migliorare la vita. Sosteniamo che sia meglio comprare meno cose ma di miglior qualità e scegliere oggetti quotidiani fatti con cura che non siano solo pratici ma anche belli.